Politiche 2013, i dati disaggregati di Napoli
A Napoli, la coalizione di Berlusconi al 30,33%, Bersani al 29,99 e Grillo al 24,55. L’analisi del voto disaggregato per quartieri e Municipalità, alla Camera e Senato, in Campania, dimostra il successo del Pdl a livello di ogni classe sociale, con la classica “forbice” dei partiti di destra conservatrici europei, capaci di far man bassa fra le classi sociali altoborghesi (l’en plein a Posillipo) ma anche nei quartieri del sottoproletariato urbano (Mercato, Pendino, San Giovanni, Chiano, Piscinola Marianella, Scampia). Il partito stenta nei quartieri medio-borghesi (Vomero-Arenella), caratterizzati dal voto d’opinione “legittimo”, come direbbe Pierre Burdieau, sostenuto dai più autorevoli e mainstream giornali italiani. Nell’VIII Municipalità, il partito del Presidente di Municipalità Pisani, Liberi per un’Italia Equa, prende l’1,3% e il 2,61 a Scampia, a dimostrazione di un accettabile radicamento, seppur microlocale. Discrete performance di Fratelli d’Italia e Grande Sud. Il M5S, pur essendo il terzo partito cittadino, ha un risultato notevole. Arriva il più delle volte terzo anche nelle Municipalità, ma non mancano le occasioni in cui si attesti al secondo posto, come nelle Municipalità VI, VII e VIII, e nei quartieri Pendino, Mercato, Sanità (Stella-San Carlo), dimostrando di pescare in un bacino elettorale anche di elettori probabilmente non particolarmente […]