Contro la pornografia, perché sexting e pornopop ci fregano le coscienze
La verità banale e agghiacciante della storia della ragazza suicida è che, con buona probabilità, nessuno – vittima e carnefici -, alla fine, aveva coscienza dello schifo che si stava consumando. Era solo sexting, era solo un video virale. Allora, sono contro la pornografia, non perché voglia censurarla: è incensurabile. Ma, per lo meno, siamo seri: non c’è nessuna pornosofia o liberazione all’orizzonte. Solo nuovi strumenti di dominio delle coscienze che, come sempre, colpiranno più forte i più deboli.