Lotta alla corruzione, crisi diplomatica Romania Olanda
L’uniformizzazione dei sistemi giuridici europei al fine di combattere la corruzione su scala comunitaria è ancora un problema; nonché causa di dissidi e tensioni diplomatiche fra le segreterie degli Stati membri della Ue. Lo dimostra la recente e polemica cancellazione del due settembre della visita di Stato programmata dal ministro degli Esteri di Romania Cristian Diaconescu in Olanda, come protesta contro la decisione dell’Aia di negare l’accesso alla Bulgaria e alla Romania all’aria di libera circolazione delle persone di Schengen, a causa della mancata implementazione dei protocolli di sicurezza anticorruzione, secondo il governo olandese, da parte di Bucarest e Sofia. L’origine della faccenda risale al primo gennaio 2007, quando Bulgaria e Romania entrarono nella Ue. Per soddisfare pienamente i criteri del sistema giudiziario europeo, Bucarest e Sofia avrebbe dovuto dar luogo ad una serie di riforme relative alla lotta anticorruzione e, nel caso della Bulgaria, alla lotta contro il crimine organizzato. L’integrazione comunitaria fu, quindi, decisa da Bruxelles ma a parziale esclusione del sistema giudiziario, istituendo il Meccanismo di Verifica e Cooperazione che, da un lato, supportava le riforme nei due Paesi, dall’altro dettava una serie di misure sanzionatorie quali il blocco dei fondi comunitari e il non riconoscimento delle […]