Sicurezza od autarchia energetica?
Il modello energetico fondato sul petrolio espone, per la prima volta dalla Rivoluzione Industriale, l’Occidente all’insicurezza energetica Dopo la definitiva affermazione del liberalismo, l’autarchia – ovvero il principio per cui ogni Stato basta a se stesso, in termini economici e materiali – è diventato assolutamente fuori moda. Tutto si scambia. Eppure, nel settore energetico, il tema della sicurezza, declinato in modo da ricalcare esattamente il concetto di autarchia, non smette mai di affascinare politici e opinione pubblica. L’idea che l’Occidente sia dipendente da Stati ostili, o con i quali intrattiene rapporti problematici – Russia, Venezuela, Iran -, non fa altro che rafforzare questa percezione di insicurezza energetica, che ci spinge, ad esempio, fra le braccia del nucleare, nella speranza che ci renda meno dipendenti dall’esterno. L’insicurezza è legata al fatto che il paradigma energetico del petrolio, si basa, per prima volta nella storia dell’Occidente, su una risorsa materiale che non è di nostra proprietà; con l’unica eccezione degli USA che, comunque, consumano più petrolio di quanto ne producano. Fernand Braudelle, nel suo paradigmatico Civilization materielle et capitalisme, ha brillantemente spiegato come la superiorità dell’Occidente, a partire dalla I Rivoluzione industriale sia stata, innanzitutto, energetica. L’Europa è stata la regione più […]